Il commercio online (e-commerce) sul territorio web italiano è in grande ascesa, e le previsioni dicono che fino al 2022 i numeri sono destinati a crescere. Infatti gli utenti online che sono diventati acquirenti ormai non fanno più notizia, fa sicuramente notizia l'aumento degli shop online, che sono aumentati del 10% rispetto al 2016, una crescita clamorosa con un giro d'affari sempre più imponente. Nel Bel Paese ci sono 20,7 milioni di utenti attivi che hanno aumentato la loro potenza d'acquisto, infatti le transazioni generate sfiorano i 20 miliardi di Euro, un aumento del 18% rispetto all'anno appena trascorso.
Il trend della crescita, per il prossimo anno, dovrebbe essere intorno al 19%, con un aumento di altri 3 miliardi di Euro sugli attuali 20 di transazioni effettuate online, nonostante l'Italia sia un paese ancora refrattario, per molti versi, agli acquisti online. Stiamo andando quindi a chiudere quel gap con il resto d'Europa, che i dati dicono che chiuderemo entro il 2022 (forse) per quanto riguarda l'efficacia e la "naturalezza" degli acquisti online.
Nel 2016 si sono riaffermati alcuni settori merceologici che già guidavano le vendite online, su tutti quello dell'abbiglamento e del fashion con una crescita del 25%, l'elettronica con un +22% a seguire l'editoria (eppure gli e-book erano visti come il diavolo per i cultori della letteratura) con un +16% ed il turismo con il consolidamento del booking online con un +11%.
I settori in crescita più grande, rispetto agli anni passati invece sono quelli dell'arredamento e del food. Settori che stanno beneficiando della spinta di vari fattori di successo (soprattutto sui social media), che riscontrano rispettivamente una crescita del 48% e del 30% rispetto alle transazioni dell'anno precedente (con la conseguente nuove aperture di store online). Questi settori sono in netta crescita anche nell'anno in corso in maniera costante.
Gli "Everywhere shopper" sono utenti che comprano il doppio rispetto alla media di acquisti del pubblico online, e fanno transazioni tramite PC, tablet e smartphone con grande naturalità e soprattutto grande costanza. Questo target utenti, secondo i dati delle ricerche incrociate di vari studi e agenzie è di circa un milione di persone. Un milione di utenti rappresenta il 5,6% degli utenti che comprano online, di questo milione il 64% è rappresentato da uomini; il 70% del milione di "addicted" è di età compresa tra i 25 ed i 44 anni; il 60% è in possesso di una laurea; il 43% abita in grandi centri urbani. Altra statistica interessate, ma limitrofa rispetto agli "Everywhere shopper" è che quasi il 34% degli utenti ammette candidamente di utilizzare il proprio smartphone per confrontare i prezzi o avere informazioni sui prodotti interessati anche all'interno dei negozi fisici.
Gli utenti abituali (un acquisto online al mese in media), sono in forte crescita: nel 2016 si è registrato un aumento del 25% e i loro acquisti pesano per il 94% sul giro d’affari totale dell’e-commerce italiano. L’83,6% degli utenti nostrani ha comprato online almeno una volta nella vita e più della metà (51,6%) lo fa abitualmente.
Il PC resta lo strumento preferito dagli e-shopper, ma l’utilizzo dei dispositivi mobile è in crescita: nel dicembre 2016 il 26,1% degli acquisti è stato effettuato da tablet o smartphone (per una crescita del ben 80% nel corso del 2016).
Lo studio condotto da Nielsen evidenzia motivazioni e ostacoli dell’acquisto online. L’utente naviga in rete alla ricerca dell’affare migliore (42%), dei prodotti non disponibili negli store (39%), dei prodotti online prima dell’acquisto in negozio (39%), del prezzo più basso (39%) e delle opinioni online per decidere se comprare o meno (36%).
Tra i freni inibitori all’acquisto online, invece, la necessità di esaminare il prodotto personalmente (56%), la preoccupazione di ricevere il prodotto quando non si è in casa (45%), il pagamento per la spedizione (44%).
Infine i metodi di pagamento preferiti in Italia: Paypal (45%), carta di credito o prepagata (30%), contrassegno (13%), bonifico (9%).
Insomma l'e-commerce è in costante ascesa e pare essere indispensabile, ora come ora, anche per le piccole e medie imprese anche fuori dal settore dell'abbigliamento e del fashion per cui da un paio d'anni è già d'obbligo. Anche il Bel Paese si sta avviando ad uno spostamento dal fisico all'online con graduale crescendo di fiducia e continuità.