Ciao,
Voglio parlarti di una grande opportunità per entrare nel mondo del digitale riservata alle piccole e medie imprese italiane:
Sto parlando del voucher per la digitalizzazione.
Si tratta di un vero e proprio buono corrisposto dal Ministero per lo Sviluppo Economico che viene elargito alle aziende che ne fanno richiesta.
Te ne sto parlando perché, per la prima volta, tra le spese che possono essere finanziate è espressamente indicato lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, e sono molto felice della cosa perché finalmente il Ministero ha pensato a questo tipo di sovvenzioni.
Tutte le informazioni sono disponibili anche sul sito istituzionale del Ministero ma, in soldoni, si può ricevere un voucher a fondo perduto fino a 10.000 euro.
Tutto dipende dal progetto che si presenta e il totale finanziato corrisponde al 50%. Quindi a esempio se si presenta un progetto di 8.000 euro vengo finanziati 4.000 euro, su un progetto di 20.000 vengono finanziati 10.000, che è il limite massimo.
Trattandosi di un finanziamento ridotto la pratica da presentare per accedervi è abbastanza semplice, è pur vero, nel contempo, che si tratta di un budget abbastanza cospicuo per un progetto di e-commerce.
Ti invito ora a guardare questo breve video in cui ti illustrerò più in dettaglio come funziona e come sfruttare il voucher per la digitalizzazione.
Se sei arrivato a leggere fino a qui, avrai capito che queste sono semplici chiarimenti ed informazioni in merito a questa opportunità. Ma te ne sto parlando perché la mia agenzia Maior ADV è specializzata nella realizzazione di siti web ed e-commerce e offre molti altri servizi volti alla gestione dei portali di commercio elettronico e allo sviluppo delle vendite online.
Abbiamo realizzato dei pacchetti all inclusive specifici per poter usufruire del voucher per la digitalizzazione.
Contattami così da poter approfondire il tutto.
Entrare nel mondo digitale non è più un’opportunità ma una necessità per le piccole e medie imprese italiane, il ritardo del Belpaese in questo senso è cronico e preoccupante, tanto che le misure per aumentarne la competitività vengono riproposte e rafforzate con continuità dalle Istituzioni locali e nazionali.
Ti sto parlando dei voucher per la digitalizzazione, che consentono a micro, piccole e medie imprese di sfruttare un piccolo ma significativo contributo a fondo perduto, si tratta in effetti di un vero e proprio ‘buono’ corrisposto dal ministero per lo Sviluppo Economico, elargito a quelle aziende che ne facciano richiesta e che ne posseggano i requisiti, a patto di investire una somma almeno di pari importo rispetto a quella ricevuta.
In sostanza l’impresa beneficia del voucher, il cui valore non può superare i 10.000 euro, i quali comprendono al massimo, il 50% della totalità delle spese ammissibili.
Ciò vuol dire che su un progetto di 8.000 euro ad esempio, il voucher non potrà superare i 4.000 euro di importo, mentre per beneficiare del contributo massimo, 10.000 euro, bisognerà presentare un progetto almeno pari a 20.000 euro.
Attenzione però, è importante sapere che la misura del 50% è considerata quella massima, ciò vuol dire che potrebbe essere anche inferiore allorché le richieste di contributo superassero le risorse disponibili per l’iniziativa, che ammontano a 100 milioni di euro.
La mia Agenzia, Maior ADV, è specializzata nella realizzazione di siti web ed e-commerce ed offre svariati servizi per la gestione dei portali di commercio elettronico e lo sviluppo delle vendite online. Per questo sto promuovendo delle soluzioni all-inclusive per permettere alle aziende di aderire a questo finanziamento per esplorare la miriade di opportunità che il mondo del digitale offre oramai da tempo.
Cosa è possibile finanziare?
Le spese ammissibili possono essere riferite all’acquisto di software, hardware o servizi, purché rientrino in una o più delle seguenti finalità:
Vediamole nello specifico tramite questa tabella fornita dal MiSE:
Chi può richiedere il voucher
Il Voucher può essere concesso in favore di micro, piccole e medie imprese, costituite in qualsiasi forma giuridica, che risultano possedere, alla data della presentazione della domanda, i requisiti previsti all’art. 5 del decreto 23 settembre 2014 (qualificarsi come micro, piccola o media impresa, non appartenere al settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e acquacoltura, avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale ed essere iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente, non essere sottoposte a procedure giudiziali e simili, non aver ricevuto altri contributi pubblici per le medesime spese, non trovarsi nella situazione di aver trattenuto indebitamente aiuti su cui pende un ordine di recupero).
Contattami per parlarmi del tuo progetto, troveremo insieme la forma migliore e valuteremo le possibilità di finanziamento disponibili!
Intanto ti saluto e ti ringrazio per l’attenzione